Il nuovo Soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio delle province di Pisa e Livorno, l’architetto Valerio Tesi, ha fatto visita al complesso monumentale di San Domenico, nel centro storico di San Miniato, accompagnato dal sindaco Simone Giglioli, dall’assessore ai lavori pubblici Marzia Fattori, dall’assessore alla cultura Loredano Arzilli, dal parroco don Francesco Zucchelli e dai tecnici dei due Enti. L’obiettivo del sopralluogo è stato quello di visionare gli spazi, di proprietà del Comune di San Miniato e della Parrocchia, per valutare gli interventi necessari in seguito all’assegnazione, nel 2019, da parte del Ministero dei beni culturali, di tre milioni di euro destinati al recupero di alcune parti del Complesso e al consolidamento sismico.

“Lo scopo della visita odierna ha riguardato la volontà della Soprintendenza di mettere in moto il finanziamento ministeriale, attraverso la creazione di obiettivi condivisi con il Comune e la Parrocchia – ha dichiarato il Soprintendente Tesi -. La Soprintendenza è incaricata dal Ministero di dare corpo a questi finanziamenti, ed era quindi necessario che venissi a San Miniato per vedere il Complesso di San Domenico e rendermi conto delle priorità. La tutela del patrimonio è fondamentale, ed è resa possibile solo nella completa e fattiva collaborazione tra gli Enti coinvolti”.La visita all’edificio, di ampie dimensioni e suddiviso nella sua proprietà tra il Comune e la Parrocchia, ha interessato il piano sotto il livello della strada che è interamente da recuperare, il piano terreno dove attualmente ci sono la Biblioteca, l’ex frantoio e l’Aula Pacis, sul quale sono stati effettuati interventi recenti e che quindi risulta in condizioni migliori, il piano primo dove ci sono il Museo della Memoria e la Chiesa di San Domenico con alcune problematiche relative alle infiltrazioni dal tetto, e cappelle della via Angelica, e infine il secondo piano con gli ex locali dell’Archivio storico e gli uffici comunali dove invece esistono le maggiori criticità relative sempre alle infiltrazioni dal tetto. 

“Il finanziamento ministeriale è molto importante per il nostro territorio perché ci consente di completare nella sua integrità tutto il restauro e il consolidamento del Complesso di San Domenico – ha dichiarato il sindaco Giglioli -. Ci tenevamo molto a poter fare questo sopralluogo congiunto con la Soprintendenza e la Parrocchia, perché ciò significa che si sta mettendo in moto la macchina degli interventi in questo edificio nel cuore del nostro centro storico che, valorizzato, può dare maggior rilievo anche alle aree pertinenziali di qualità come il Vicolo Carbonaio, le aree antistanti la chiesa e il convento, la strada e la piazza del Popolo, cuore pulsante della Città e altro spazio soggetto ad un importante intervento di riqualificazione inserito nella progettualità del PNRR – e conclude -. Ringrazio il nuovo soprintendente per la visita e per aver accolto le nostre richieste prioritarie di intervento, sono certo che faremo un grande passo in avanti nella direzione della qualità urbana e del recupero e della fruizione degli spazi”. 


Capitale della Cultura 2024, Colonna: “Il seme dell’entusiasmo è stato gettato, i maremmani hanno comunque vinto”

La Toscana quattrocentesca e gli Sforza in mostra a Pontremoli